Dovessimo decidere di utilizzare un’immagine per realizzare la copertina del libro del primo anno di legislatura, metteremmo probabilmente quella del Presidente della Camera Roberto Fico che sale sull’autobus n. 85 per andare a Palazzo Montecitorio.

Era il suo primo giorno da Presidente e la foto fece il giro del mondo. Quell’immagine aveva il profumo della novità, di un vero e proprio senso di cambiamento.
Ricordate i grillini quante battaglie contro le auto blu e quelle di scorta? C’erano anni, tra il 2016 ed il 2018, che ne hanno fatto un lietmotiv giornaliero. Divenne una parte fondamentale del loro manifesto politico ed elettorale.

Tanto per fare un esempio, nel 2018, Alessandro Di Battista scriveva un post molto duro contro Salvini (da poco ministro degli interni):

La storia delle “scorte pazze” è una vergogna tutta italiana. Non si tratta solo di sprechi, si tratta di privilegi e di forze dell’ordine sottratte al loro compito: quello di difendere i cittadini, non i “potenti”. Ci sono 560 persone sotto scorta in Italia, 165 in Francia, 40 in Germania e 20 nel Regno Unito. È vergognoso.

La Boschi sotto scorta? Gasparri? Capisco che scrivere quelle scemenze su twitter l’abbia reso antipatico ma uno come lui merita al massimo un vaffanculo per strada, nulla di pericoloso insomma. E poi “ciaone” Carbone sotto scorta? Io mica lo sapevo. Fatemi capire vengono scortati perchè stanno sui coglioni agli italiani? E poi ad un magistrato come Ingroia viene tolta? Siamo seri, Ingroia può stare simpatico o meno … ma ha indagato, avendo ragione tra l’altro, sulla trattativa Stato-Mafia, trattativa reale, vera, accaduta. Avrò fatto centinaia di comizi facendo spesso una battuta sulla scorta della Boschi (“non serve a difendere lei dai cittadini ma noi da lei”) ma adesso basta. Gli oltre 2000 agenti impegnati in questa roba hanno il diritto di fare il loro lavoro. Non sono entrati in Polizia per scortare i responsabili del declino dell’Italia. Salvini ha il dovere di intervenire immediatamente!

Torniamo su Fico. Il presidente della Camera, dopo i primi giorni a gironzolare a piedi ed a ricevere gradimenti social dagli elettori, qualcosa è cambiato. Il 25 Aprile del 2018, poche settimane dal suo insediamento, Fico viene immortalato su un’auto blu (che poi in realtà è grigia, ma poco cambia). Insomma, la modalità pubblica “anticasta” è durata fino al 10 aprile 2018, quando andò al Pincio a bordo di una volante per l’anniversario della Polizia di Stato. Da lì in poi sono finite le foto ed i selfie (ed i like).

Lo staff del Presidente ha provato anche a chiarire: “ragioni di sicurezza“. Che spiegazione… Come se il suo predecessore (Boldrini) avesse l’auto blu e la scorta per via dei capelli lunghi o per il fatto che fosse una donna…

Ma la questione delle auto blu non è certo finita qui. Un’altra amministrazione che ha condotto una vera e propria guerra contro i privilegi è stata quella di Roma con Virginia Raggi. Peccato però che a pochi mesi dal suo insediamento, il consigliere comunale del MoVimento 5 Stelle Paolo Ferrara veniva beccato in giro per Roma con l’autista.
Idem in consiglio regionale siciliano, dove il grillino Antonio Venturino utilizzava l’auto con il lampeggiante. Beccato anche lui.

Non dimentichiamoci del fatto che il “bilancio previsionale 2018-20” della Camera dei Deputati aveva previsto l’acquisto di ulteriori sette auto blu. Acquistate ovviamente. E vabbè.

Passa un anno e le auto blu in previsione aumentano ulteriormente. Esce infatti un bando del governo per l’acquisto di 8280 auto blu (e neanche italiane). Di Maio, allora vicepremier provava a spiegare:

Non ne so nulla … subito un’indagine interna ai ministeri per capire …

168 milioni di euro e passa la paura.

Luigi Di Maio però non ha finito le sue gaffes. Il 23 luglio posta una foto a bordo di un’auto blu, senza cintura e con a bordo il fratello Giuseppe.

direzione Giffoni Festival e poi presentazione Ice, per la prima volta nel Sud Italia, insieme a mio fratello Giuseppe.

A che titolo un cittadino può utilizzare un’auto blu ed essere scortato? Misteri della fede (a cinque stelle).

Arriva l’autunno (2019), ed è tempo per il MoVimento di festeggiare i 10 anni di vita. E così Di Maio, non più vicepremier ma ancora capo politico del partito, arriva alla manifestazione con l’auto blu (ancora senza cintura).

Arriva il nuovo anno, siamo sulla soglia del disastro Covid-19 e il MoVimento 5 Stelle organizza una manifestazione di piazza contro la Casta (che faccia…) con tutti i ministri presenti, arrivati a piedi naturalmente. Wow, direte. Ed invece l’Huffighton Post sbugiarda la compagine pentastellata: le auto erano parcheggiate tutte a Piazza Venezia, e gli esponenti di governo raggiungevano Piazza Santi Apostoli a piedi, passando alla gente che aveva cartelli sulle mani con scritto “Stop ai privilegi” o ” Fermiamo la casta“. Bella presa per i fondelli.

Le piroette del MoVimento 5 Stelle non sono terminate. Ricordate la frase di Di Battista che vi abbiamo scritto ad inizio post? “La storia delle “scorte pazze” è una vergogna tutta italiana. Non si tratta solo di sprechi, si tratta di privilegi e di forze dell’ordine sottratte al loro compito“.

Bene, in questo mese due esponenti di governo sono finiti sotto tutela della scorta di Stato: il viceministro alla salute Pierpaolo SIleri (M5S) per ricevute minacce, e il ministro alla scuola Lucia Azzolina (M5S), sempre per aver ricevuto minacce ed insulti sessisti.

Complimenti per la coerenza.