Abbiamo una sensazione netta, decisa, che vorremmo condividere con voi.

Si tratta di un atteggiamento che, ne siamo estremamente convinti, vedremo molto presto attivarsi sui social e nei mass media da parte del popolo grillino (classe dirigente inclusa) che, nonostante le grandi incoerenze degli ultimi due anni e mezzo, non ha abbandonato la nave e cercherà di restarci incollato.

Un passo indietro.

Crisi di governo al buio voluta da Renzi. Tentativo di ampliamento della maggioranza da parte di Conte non riuscito. Mandato esplorativo a Fico per ricomporre il centrosinistra andato a vuoto. Incarico a Draghi.

Due passi indietro.

Risultato elezioni 2018 incerto. Movimento 5 Stelle sale al governo con Matteo Salvini e la Lega. Dopo un anno la Lega si sfila, ed il suo posto lo prendono Italia Viva di Matteo Renzi ed il Partito Democratico (di chi sia però non lo sappiamo, forse Nicola Zingaretti, ma non è certo).

Torniamo ad oggi.

Parlavamo di una sensazione. La sensazione è quella che già dalle prime ore di questa giornata, i grillini inizino a puntare il dito sull’incoerenza del centrodestra, o una parte di esso. Toneranno a parlare di Nazzareno, di inciucio, di mangiatoia; tireranno fuori dal vocabolario a cinque stelle, ormai polveroso, termini d’assalto e frasi ad effetto contro gli altri partiti, ad eccezione (sia chiaro) del Pd, con il quale vorranno tenere una porta aperta, considerate le percentuali di consenso che emergono dai sondaggi.

Tornerà la stagione della scatoletta di tonno, della purezza, della lotta alla casta e alle auto blu. Vedrete che torneranno le dirette web e il voto su Rousseau. Tornerà, o proverà a tornare, quella cattiveria contro idee, cose e persone che ha contraddistinto la precedente legislatura.

Stavolta però, dall’altra parte della barricata, non ci saranno i peones o gente che è stata tradita dalla poliitca o persone fragili ed alla ricerca di uno shock. No.

Stavolta dall’altra parte della barricata ci saranno sempre loro, che per due anni hanno fatto prima un governo con Salvini e la Lega incensandone i rapporti, poi lo hanno fatto con quelli che definivano mafiosi (leggi Taverna). Stavolta, i grillini, questo atteggiamento dovranno tenerlo soltanto con se stessi. Con le loro ombre, le loro incoerenze, ma soprattutto con le loro politiche e le scelte di oltre due anni di governo ultracolorato.

Doveva succedere. Questo, un giorno, sarebbe dovuto capitare.

Ed eccoci, finalmente il giorno è arrivato.

Ora, pop corn.