Finalmente smascherati!
A distanza di circa un mese dal lockdown forzato e nel pieno della crisi economica condita dalle scarse misure di supporto messe in campo da Conte, PD e grillini, la questione viene finalmente al nocciolo.
Non poteva essere, d’altronde, lo sciagurato indebitamento la soluzione ai problemi economici causati dal Covid-19. E non poteva essere neanche Giuseppe Conte in persona a proporre un provvedimento che mettesse le mani nelle tasche del ceto medio italiano.
Il compito è stato lasciato al Partito Democratico. Un partito dai due volti: da un lato riceve richieste di aiuto da parte del settore produttivo e risponde che farà del tutto per salvare le aziende, dall’altro, invece, si prepara a mettere le mani nel portafogli di quelle famiglie che fanno impresa.
Come? Con la sciagurata idea dell’introduzione della patrimoniale.
Ve li immaginate ristoratori, baristi, artigiani edili e liberi professionisti a dover fare i conti con una nuova tassa?
Ebbene il Partito Democratico, tramite le voci dei deputati Delrio e Melilli (che si sono affrettati a dire che la proposta è condivisa da tutto il partito), fa sapere che a breve proporranno in via ufficiale l’introduzione della tassa patrimoniale.
per gli anni 2020 e 2021, che dovranno versare i cittadini con redditi superiori ad 80.000 euro e che inciderà sulla parte eccedente tale soglia. La somma versata, rispettando i criteri di progressività sanciti dalla nostra Costituzione, sarà deducibile e partirà da alcune centinaia di euro per le soglie più basse fino ad arrivare ad alcune decine di migliaia di euro per i redditi superiori al milione. Il gettito atteso è pari ad un miliardo e trecento milioni annui. Ad uno strumento del genere, oggi sicuramente necessario, si è già fatto ricorso in passato da governi di diverso colore.
Ecco smascherati gli sceriffi di Nottingham, che senza neanche tanta vergogna mettono nero su bianco un provvedimento che impoverirà ulteriormente le aziende, già vessate da una tassazione soltanto rimandata (ma non diminuita) e dai mancati introiti che quest’anno (e forse anche il prossimo) saranno netti.
Il prossimo passo sarà il prelievo forzoso dai conti correnti. Si accettano scommesse.
Italiani, siete pronti?