Il coronavirus ha avuto effetti devastanti su tanti settori: si è portato via molte persone a noi care, alcuni segmenti del lavoro (ad esempio gli stagionali del turismo), ma anche pezzi di consenso politico (della Lega ad esempio o del M5S). Si è portato via, e per questo rendiamo grazia, anche il Movimento delle Sardine. Poteva essere diversamente? No.

Non se un movimento nasce contro qualcuno, in quel caso non può durare a lungo. A tal proposito, proprio in questi minuti, il Governatore dell’Emilia Romagna Setafno Bonaccini, a L’aria che Tira su La7, ha sentenziato:

I programmi fanno fede. Candidandosi per qualcosa, non contro qualcuno

Non era riferita alle Sardine, ma è una massima valida anche, e soprattutto, per loro. Loro che hanno basato i loro manifesti “contro Salvini” e cantando “Bella Ciao” o “Azzurro”. E basta.

Dobbiamo ammettere che per un periodo hanno pure funzionato; la vittoria di Bonaccini (e del Pd) ha avuto un importante contributo da parte pesciolini, è innegabile. Poi però con la Lega di Matteo Salvini in picchiata, questi ragazzi nati e cresciuti sul web, non hanno saputo più cosa dire, cosa scrivere, hanno terminato ogni argomentazione possibile, e così, dopo qualche ospitata tv, un paio selfie scomposti (su tutti quello coi Benetton), ed alcuni eventi di piazza andati maluccio, è arrivato un lungo silenzio; che puzza di aria chiusa.

Come ha giustamente scritto questa mattina Renato Farina sulle colonne di Libero Quotidiano,

…esaurita la funzione propagandistica di maschera giovanile del Partito Democratico, il Movimento delle Sardine ha chiuso.

Chiuso forse no, magari faranno la tessera dei Giovani Democratici ed inizieranno a vagare per le sezioni locali del PD. Intanto il capo bastone Mattia Santori è emerso dal torpore durato oltre due mesi, scusandosi con tutti per l’assenza e giustificandola con uno strano stress da critica (o forse da apparizione televisiva?). Fatto sta che questa sua sovraesposizione ha creato diversi mal di pancia / invidie / dissapori e chi più ne ha più ne metta con il resto del mondo in orbita movimento. Il collettivismo ha lasciato spazio ad un insano individualismo:

… mi pesano i dissidi interni, le litigate per i post e le paranoie complottiste. Sette mesi fa non frequentavo i social, non seguivo i talk show e usavo a malapena whatsapp web. Sette mesi fa sorridevo e mi fidavo delle persone. Ora è tutto diverso.

Ma il problema principale non è quello di litigare con la base, piuttosto quello di capire cosa fare domani. Partito politico? Movimento civico? Liberi tutti? Un bel dilemma per chi ammette di non capirci granché

… So di essere in minoranza. So che molti di voi non si sentono a proprio agio nella dimensione puramente etica e culturale della politica. Non vi bastano le piantine, avete idee molto strutturate, sapete un sacco di cose. Vi invidio per questo.

Giovedì alle ore 19:00 ci sarà una diretta in cui Santori, insieme ad altri pochi, dirà la verità sull’origine del Movimento. E poi verrà pubblicato il manifesto valoriale delle Sardine Con una paura:

In tutto questo è quasi giugno, veniamo da tre mesi di schermi, video call, lettere e bozze di manifesti. La vita riparte e le truppe sono stanche. Non voglio assumermi la responsabilità di generare una massa di frustrati rabbiosi che passa più tempo sul web che nella vita reale.

Da un lato si istiga la piazza contro una persona (Matteo Salvini) e poi si teme che la piazza possa generare una massa di frustrati. Peccati di gioventù.

Una cosa è certa, la questione Sardine è chiusa. Spazzata via dal Covid-19. Ce ne faremo una ragione e molto probabilmente nessuno ne sentirà la mancanza.