Ci abbiamo pensato seriamente qualche minuto se scrive qualcosa sulla nomina di Lino Banfi nella Commissione italiana UNESCO o non farlo. All’inizio eravamo anche convinti fosse una fake news, una roba da Lercio.it per intenderci. Poi piano piano tra fotografie pubblicate e lanci di agenzia tutto è tornato sulla via della razionalità.

Lino Banfi indicato dal Governo 5 Stelle come membro della Commissione nazionale UNESCO.

Ma cos’è questo organismo? Di cosa si occupa? La Commissione opera attraverso due organi: l’Assemblea e il Consiglio Direttivo. L’Assemblea fissa le strategie generali della Commissione, identificate in relazione ai programmi e alle finalità dell’Unesco nel quadro degli interessi generali della politica nazionale nei campi dell’educazione, della scienza, della cultura e della comunicazione in stretto raccordo con la Rappresentanza Diplomatica Permanente d’Italia presso l’Unesco. Il Consiglio direttivo è l’organo di governo della Commissione e ha il compito di attuare gli orientamenti strategici fissati dall’Assemblea.

I compiti principali della Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco, dove siederà Lino Banfi sono:

  • dare pareri e formulare raccomandazioni al governo italiano ed alle pubbliche amministrazioni in relazione all’elaborazione e alla valutazione dei programmi Unesco;
  • collaborare con gli organi competenti per l’esecuzione delle decisioni prese in seno alla Conferenza Generale dell’Unesco che ha luogo a Parigi ogni due anni per approvare il programma generale dell’organizzazione ed il suo bilancio;
  • produrre documenti concernenti le materie che rientrano nel suo ambito di competenze e contribuire, anche attraverso una serie di pubblicazioni periodiche, a diffondere informazioni su principi, obiettivi ed attività dell’Unesco;
  • rendere accessibile al pubblico, mediante un servizio di biblioteca che comprende piu’ di 11.000 testi costituiti prevalentemente di pubblicazioni e documenti. la piu’ ampia conoscenza delle problematiche trattate dall’Unesco;
  • diffondere gli ideali, in particolare sostenendo le attività del Sistema delle Scuole Associate, dei Club e dei Centri Unesco;
  • organizzare e promuovere incontri, convegni, corsi e altre attività di formazione e di studio nelle materie di competenza;
  • associare attivamente al lavoro dell’Unesco persone ed enti che svolgono attività nei campi educativi, culturali e scientifici, agevolando, anche presso le istituzioni competenti, la raccolta di dati e di informazioni;
  • favorire l’accesso delle istituzioni piu’ qualificate alle attività promozionali che l’Unesco svolge attraverso la concessione del Patrocinio. A tal fine conduce indagini preliminari per la concessione del Patrocinio sia dell’Unesco sia della Commissione stessa.
  • esaminare e trasmettere eventuali progetti che necessitano sostegno finanziario secondo le modalità previste dei ‘Programmi di Partecipazionè;
  • formulare proposte sulla scelta dei membri delle delegazioni italiane alla Conferenza Generale e ad altre riunioni o manifestazioni promosse;
  • esprime pareri e suggerimenti e su richiesta del ministro degli Affari Esteri, sugli aspetti educativi, scientifici e culturali dei progetti da realizzare nell’ambito della politica di cooperazione allo sviluppo.

Lino Banfi siederà in questo organismo come componente indicato dal governo italiano.

Chiariamo subito un concetto: nulla contro Lino Banfi, anzi profonda gratitudine per la sua attività cinematografica. Il discorso è diverso. E non parte dal presupposto che un attore non possa ricoprire quell’incarico. Lungi da noi ogni ragionamento classista. Il problema, serio, è un altro, ed è come Lino Banfi si è presentato al pubblico:

…in questi casi l’UNESCO, credo che le commissioni fino adesso si siano fatte con persone che sono plurilaureate in questo, in quell’altro, conoscono bene la geografia, conoscono bene i posti, i siti, gli ????, tutte cose che io non so, io voglio solo portare un sorriso dovunque. Anche nei posti più seri.

Non è che ha detto frasi del tipo “sfrutterò la mia notorietà per…“, “utilizzerò la mia esperienza al fine di….“, “cercherò di portare il mio contributo con lo scopo di….“. No, per Lino Banfi, e l’esecutivo ovviamente, il problema è la troppa competenza all’interno dell’organismo; e la mancanza di sorrisi.

Vede sig. Lino, i suoi sorrisi sono molto importanti, anche per la commissione, di questo ne siamo convinti. Magari però dopo cena, al cinema, davanti alla tv, in un teatro. Lì sig. Lino Banfi lei è maestro e siamo sicuri che farebbe tanto bene a tutti. In Commissione però vogliamo augurarci che i criteri siano altri, e gli elementi della contribuzione sui temi molto più tecnici e di spessore rispetto ad una sanissima risata.

Ricordiamo che a 73 anni dalla istituzione dell’UNESCO l’Italia con 54 siti patrimonio dell’umanità (49 siti culturali, di cui 7 paesaggi culturali, e 5 siti naturali) detiene il record mondiale. E l’impatto turistico, e quindi economico, sul nostro Paese è molto importante.

I sorrisi servono, ma l’Italia ha bisogno di competenza e qualità. Tanta.