Iniziamo un percorso con il territorio proponendo interviste ai sindaci italiani di comuni piccoli, medi e grandi. Una sfida nella sfida per raccontare un’Italia che non molla.

Iniziamo con il sindaco di Sant’Angelo Lomellina, un  paese nella provincia di Pavia, che conta 885 abitanti. Governato da una giunta giovane e guidato dal Sindaco Matteo Grossi.

 

Matteo, cosa l’ha spinta a candidarsi nel suo comune?
Una sfida personale: creare una squadra responsabile per raggiungere il presente. Sant’Angelo è stato per troppo tempo governato da chi voleva mantenersi nel passato.

Serve più coraggio o senso di responsabilità nel provare a diventare oggi sindaco?
Senso di responsabilità. Diventato Sindaco mi sono posto la prima domanda e me lo chiedo ancora oggi. Un Sindaco ogni giorno deve fare delle scelte e deve prendere delle decisioni sapendo di non poter accontentare tutti, il coraggio sta nel provare a convincere chi non la pensa come te. A volte ci si riesce.

Cosa chiede al governo attuale?
Li inviterei a leggere alcuni libri di storia economica perché un Paese malato di troppa spesa e di debito pubblico non può guarire facendo un pò più di spesa pubblica e debito pubblico. La chiave di Volta sta tra gli anni 50 e gli anni 70, siamo stati un esempio di crescita. Oggi insegniamo a spendere più di quanto si è prodotto. Molto male.
Arrivarono con Napoleone, oggi non hanno più senso. Tagliarle farebbe molto bene all’Italia.

Avesse il potere di eludere una legge, quale sceglierebbe di non applicare?
Alfano obbligava i Sindaci, tramite Prefetto, a rilasciare le residenze ai profughi. Questa legge esiste ancora oggi ma non l’ho mai rispettata perché se uno di loro, residente, nel tempo avrà un figlio verrà messo a carico delle casse comunali anche se i genitori si trovano a vivere in altre città. Oggi Sant’Angelo mantiene 3 minori in Casa di Accoglienza, pagando 93.000 euro l’anno. Una cifra insostenibile.

Cosa può fermare lo spopolamento dei piccoli centri?
I servizi al cittadino. Dobbiamo cercare di offrire servizi sul territorio. Noi abbiamo chiuso un plesso scolastico ma abbiamo incrementato 2 scuolabus per il trasporto degli studenti nei comuni limitrofi. Oggi al posto della scuola c’è un poliambulatorio che offre assistenza medica a tutti i cittadini. Tagliando un servizio, che era troppo costoso, ne abbiamo guadagnati altri nuovi al passo coi tempi. Gli anziani ci hanno ringraziati.

Una iniziativa che lei ha realizzato nel suo comune e che potrebbe essere esportata su larga scala dai suoi colleghi.
Telecamere nell’asilo pubblico. Sono stato il primo e, ad oggi, dopo un anno, l’unico. Dal 2016 aspettavo la legge poi dinnanzi alle immagini trasmesse alla tv e alla lentezza dei nostri politici ho deciso di installarle ugualmente. Prevenire è un verbo che non piace alla politica io ho dimostrato invece che si può fare. Non sono solo a tutela dei bambini ma anche a tutela delle maestre. Ai sindacati ho risposto che ci pensavo io a tutelare i loro lavoratori.

Perchè un turista dovrebbe venire a Sant’Angelo Lomellina? Cosa offre?
Sant’Angelo Lomellina si trova sul percorso della via Francigena dove si può visitare la chiesa quattrocentesca di San Rocco. Si trova appena fuori dall’abitato, addossata al camposanto e alla fine del viale che le dà un impatto visivo di grande suggestione. La leggenda vuole che durante la peste nera del 1348 qui si era fermato San Rocco per curare gli appestati.

Una cosa che nella sua città funziona. Ed una che potrebbe funzionare meglio.
I volontari santangelesi, circa venti persone, sono molto conosciuti sul territorio in quanto, da anni, hanno l’onere, e a volte anche l’onore, di curare il verde del paese facendo risparmiare denari all’amministrazione comunale. Ultimamente tagliano le rive e le rotonde/incroci al posto della Provincia perché quest’ultima non ha le risorse per occuparsene. Per noi tagliare l’erba agli incroci significa fare sicurezza per chi viaggia in auto. Lode a loro. In paese potrebbe funzionare meglio la Provincia… ahimè.

Quale è il vostro piatto tipico? Ed il Santo Patrono?
Provengo da Mortara, il mio piatto tipico è il salame d’oca. Il Santo patrono di Sant’Angelo Lomellina è San Michele Arcangelo.

 

 

Intervista a cura della redazione Officine della Libertà. La riproduzione è riservata