Conte punto di partenza e arrivo per il Pd? Beati loro che hanno solo questo problema. Per noi il problema, ad esempio, è la giustizia. Noi ci poniamo il problema dell’economia, abbiamo perso 440 mila posti di lavoro.

Così Teresa Bellanova ex ministra di Italia Viva, ai microfoni di Omnibus su La7.

In questa dichiarazione c’è un po’ il riassunto delle giornate precedenti. Un tavolo con tutte le forze di maggioranza, più i responsabili che hanno votato la fiducia al governo Conte, in cui si stanno portando avanti due trattative in corso, di cui una sommersa.

La prima trattativa è sui contenuti di legislatura. Renzi ha chiesto di stilare un documento scritto con le missioni da raggiungere e le modalità con cui farlo. I temi non sono tutti di facile soluzione, ed il problema sono le vedute diametralmente opposte all’interno della ipotetica maggioranza, che peraltro conoscevamo bene già prima dell’apertura della crisi. Il M5S, ad esempio, vorrebbe ampliare il reddito di cittadinanza, Italia Viva vorrebbe ridimensionarlo. Italia Viva vorrebbe utilizzare il Mes, almeno parzialmente, il M5S è del tutto contrario. Poi c’è il Recovery plan, sul quale manca un totale accordo tra tutti i partiti, c’è il tema delle riforme istituzionali, con l’idea della bicamerale proposta da Giachetti, offerta alla minoranza, e prontamente rispedita al mittente da quest’ultima; il tema delle riforme fiscali che si è solo sfiorato per evidenti incapacità di sintesi del tavolo di consultazioni.
Insomma, le nubi sono fitte ed il temporale in arrivo.

La trattativa sommersa, invece, è legata ai ruoli di governo e sottogoverno. La partita non potrà uscire allo scoperto, perché sarebbe incoerente per i partiti seduti al tavolo parlare di posti e poltrone, quando fino a ieri dichiaravano che non erano importanti per risolvere la crisi. Al netto delle operazioni di facciata però, Italia Viva ha chiesto due cose imprescindibili: un rimpasto corposo dei ministri (il Pd ha già blindato alcune figure, ritenendole intoccabili) e la discutibilità di Conte (il M5S ha chiuso questa porta). Poi c’è il discorso dei due uomini chiave del Conte – bis: Arcuri e Casalino, due personaggi messi nel mirino da Renzi, pronti ad essere sacrificati sull’altare delle consultazioni.

La questione è arrivata al dunque. Oggi alle 15:00 il Presidente della Camera dei Deputati, Roberto Fico, è atteso dal Capo dello Stato per fare il punto sulla situazione. In questa situazione ballerina, di difficile risoluzione, le ipotesi sono due: reincarico a Conte per formazione del governo, reincarico a Fico per ampliamento maggioranza. Sullo sfondo il governo istituzionale.

Nel frattempo Scalfarotto (Italia Viva) fa le previsioni del tempo:

Io dico 50% di probabilità di governo politico e 50% di governo istituzionale.

Staremo a vedere.