Se dovessimo fare una foto al momento politico attuale avremmo uno scatto di difficile interpretazione. Sicuramente di impossibile interpretazione per coloro che hanno votato i partiti del centrodestra, perché di fatto, il centrodestra come lo abbiamo sin qui visto, non esiste più.

Ma chi ha tradito il centrodestra? La cosa certa è chi non lo ha tradito: gli elettori, che il 4 marzo hanno scelto di votarlo. Il centrodestra ha preso la fiducia del 37% del totale di italiani che si sono recati alle urne per l’elezione della Camera dei Deputati. Ovvero più di 12 milioni di cittadini. Matteo Salvini e la Lega però, dopo essere arrivati primi dentro la coalizione con 5 milioni e mezzo di voti, e dopo aver capito che potevano diventare grandi dentro un governo, hanno deciso di strappare, di mollare i compagni di viaggio ed andare coi nuovi nemici politici del centrodestra: il Movimento 5 Stelle.

Risultato: centrodestra ridimensionato e privo del primo partito della coalizione.

La cosa non ci farebbe neanche tanto rabbia, se non fosse per il fatto che la Lega continui a smarcarsi dal centrodestra. Se togliamo le elezioni regionali dove la coalizione standard torna solidamente al confronto territoriale contro i noti avversari politici (Abruzzo docet), è un comune sentire che Salvini voglia smarcarsi da ciò che resta del centrodestra.

Prendiamo ad esempio le parole di una opinionista frequentatrice dei salotti Tv, Laura Tecce, sempre ben informata sul mondo leghista. Ad una domanda sul perché di questo tradimento se la prende con Forza Italia.

Ma Laura Tecce non è la sola a cantare questo ritornello, anche molti simpatizzanti leghisti in rete (e non solo) iniziano ad avere atteggiamenti simili a quelli dei loro alleati di governo. Alleati che non perdono mai occasione di dire a quelli di centrodestra che sono o fascisti, o mafiosi, o servi di qualcuno, o inadatti, o ladri.
Ma per chi, come noi, ha votato convintamente il centrodestra ed il suo programma elettorale, si tratta di un vero tradimento. Non possiamo più girarci intorno. Traditi da chi è sempre stato coccolato e premiato, perché la Lega come la conosciamo nella fotografia scattata oggi, non è la Lega di sempre. È anzi una Lega opposta sia per messaggi (non più antimeridionali) sia per stile (abbandono coalizione), ma soprattutto per consensi (sembra ben sopra il 35%).

Per capire bene ciò di cui vi stiamo parlando basta osservare l’andamento del partito di Salvini nel corso degli anni. Perché la Lega, di momenti sopra al 30% non li ha mai visti nella sua lunga storia politica. Al contrario ha subìto periodi molto difficili con l’elettorato, ma sempre al centro di un patto politico, sempre a braccetto con chi guidava allora la coalizione.

Il 24 febbraio del 2013 alle politiche per l’elezione dei deputati il Pdl stava al 21,56% e la Lega addirittura al 4,09%. Nonostante ciò la coalizione, oltre a presentarsi insieme, è stata sempre ben amalgamata e la Lega ha sempre avuto riconoscimenti politici in primis da Berlusconi, che di fatto gli ha appaltato il Nord Italia.

Prendiamo le elezioni europee del 25 maggio 2014. Forza Italia al 16,83% e la Lega di Salvini al 6,16%. Anche in questo caso nessun trambusto alla coalizione. Salvini, Berlusconi e Meloni hanno ricompattato il centrodestra e sono corsi insieme al voto nei successivi anni in ogni comune, regione e anche per le politiche. Fino a quando la Lega ha superato tutti e si è permessa di scansare da una parte Forza Italia e Fratelli d’Italia, due dei pilastri del centrodestra.

Per noi non sono importanti le sigle o i nomi dei partiti, ma il centrodestra per come lo abbiamo conosciuto rimane ancora custode di valori definiti, precisi, identitari e molto importanti per la vita di noi cittadini che crediamo in un paese migliore. E dispiace vedere che la Lega abbia deciso di investire fuori questo contenitore, e di farlo insieme a dei compagni di viaggio alquanto ambigui e lontani da ciò in cui abbiamo tutti sempre creduto.

Scriviamo queste cose perché abbiamo ancora speranza. Non certo per acuire lo scontro. In cuor nostro ci piacerebbe assistere ad uno scontro vero tra repubblicani e democratici. Tra blu e rosso. Ecco perchè la Lega col nemico ci fa soffrire. E non capire….