È stata una lunga notte quella di Luigi di Maio, che ricorda la storia dell’impeachment contro Sergio Mattarella del maggio scorso. Anche stavolta di mezzo c’è il Quirinale, ma la frittata è molto più grande.
Di Maio ha lanciato una vera e propria bomba dalle poltrone di Porta a Porta su Rai 1. Secondo il vicepremier e ministro del lavoro c’è in atto un vero e proprio complotto:

Il testo sulla pace fiscale che è arrivato al Quirinale è stato manipolato. Nel testo trasmesso alla presidenza della Repubblica, ma non accordato con il Consiglio dei Ministri, c’è sia lo scudo fiscale sia la non punibilità per chi evade. Noi del MoVimento 5 Stelle in Parlamento non lo votiamo questo se arriva così

Ma non basta perché il vicepresidente del Consiglio prosegue:

Non so se è stata una manina politica politica o una manina tecnica in ogni caso domattina si deposita una denuncia alla Procura della Repubblica perché non è possibile che vada al Quirinale un testo manipolato. Tengo ad escludere responsabilità politiche, perchè mi fido delle persone con cui stiamo governando… ma in questo governo stanno avvenendo tante cose strane, tanti giochini: ciò che metteremo in campo dopo la denuncia alla Procura ci farà capire delle cose

Se non fosse che poco dopo arriva una nota del Quirinale, molto precisa:

In riferimento a numerose richieste da parte degli organi di stampa, l’ufficio stampa della Presidenza della Repubblica precisa che il testo del decreto in materia fiscale per la firma del Presidente della Repubblica non è ancora pervenuto al Quirinale

Figuraccia verso il Quirinale andata a segno. 100 punti per Di Maio! Ma non è finita qui a serataccia, perché si è spinto ben oltre la questione istituzionale, aprendone una anche politica, con la Lega. Quella Lega che già ieri mattina era stata martellata sui giornali dal retroscena de La Stampa secondo cui proprio Di Maio avrebbe detto

“Giorgetti (sottosegretario alla Presidenza del Consigliom, ndr) non conta più un c****, non rappresenta più la linea ufficiale del Governo”

E così dopo un’ora e mezza dalla super mega prestazione televisiva del leader pentastellato arriva un comunicato, molto gelido, del partito di Salvini:

Noi siamo gente seria e non sappiamo niente dei decreti truccati, stiamo lavorando giorno e notte …

E la rete, sempre benevola con gli esponenti grillini, stavolta non si è schierata a favore di Di Maio, e su Facebook è iniziata una girandola di commenti al vetriolo contro il capo dei 5 Stelle. Ve li citiamo alcuni.

Anche Twitter non ha risparmiato niente, dalla “manina” che ha deciso il condono, fino alla questione impeachment che isolò a suo tempo Di Maio:

Tra i tanti commenti che abbiamo letto e selezionato ce n’è uno che ci piace molto e traccia una analisi seria e profonda dello stato attuale della maggioranza di governo

Il buon Emilio Fede direbbe “che figura di m****